martedì 17 gennaio 2012

Sogni di piume e di zucchero filato...


... così avrebbe potuto chiamarsi il blog, ma poi ho scelto per il nome che ha adesso.

E' nato oggi pomeriggio presto, già troppo tardi rispetto a quando avrei voluto che vedesse la luce. E' nato per ricordare, ciò che non può essere dimenticato.


E' nato per starsene qui in un angolino del mondo, del web, senza disturbare nessuno: nè Pashy, nè Pashy, nè altri. Per essere letto o accantonato, o forse semplicemente per essere scritto.


Non ci saranno OVVIAMENTE nomi reali né altre informazioni sensibili in questo blog. E' un diario che scriverò di tanto in tanto.

E' nato per raccontare, ma senza raccontare.
Per parlare senza parlare.


Per mostrare che Pashy e Pashy sono uno nella vita dell'altro nelle piccole cose che non andranno mai via perchè la loro quotidianità si intrecciava come non è mai stato sottolineato abbastanza.

Pashy ritrova Pashy nello sguardo di ogni bimbo per strada, nei giochini che lo rilassano, nei momenti difficili in cui pensa ad un motivo per star bene.

Non è bello sapere una persona convinta di essere sola quando invece siamo con lei in ogni momento. Non è bello sapere che una persona è convinta che deve lasciarsi alle spalle qualcosa che invece è talmente intrinseco alla vita di tutti i giorni, che non può soffocare in questo modo.

Ed ecco il blog, un modo per ricordare, per dire che ci siamo, nonostante tutto e tutti.


Dunque...

Pashy avrebbe detto così a Pashy, prima di accompagnarlo a letto: sogni di piume e di zucchero filato.

Perchè questi erano, dopotutto, a costellare la storia di Pashy e Pashy. Erano sogni, dolcissimi e morbidissimi. Si sarebbero trasformati in realtà, quei sogni, se ognuno avesse lavorato per questo. Ma Pashy era troppo presa da Pashy e viceversa.

E così, quando si "dorme", difficilmente si realizza qualcosa, ma sicuramente si sogna. E Pashy e Pashy hanno sognato tanto. Ed erano insieme in quei momenti, i più dolci che ci sono: quando due bimbi si prendono per mano e fanno la nanna insieme.

Pashy e Pashy si adoravano per ciò che quelle manine riuscivano a trasmettere l'una all'altra.
La protezione, la sicurezza, la certezza che si era insieme l'uno per l'altro e che mai quelle manine si sarebbero separate.

Pashy era fiera di Pashy, si sentiva fortunata a stare con lui, e lui impazziva per lei, anche se doveva fare l'uomo della situazione, e non le confidava mai abbastanza spesso quanto tutte le piccolezze di lei lo conquistassero.

Quelle manine sono ancora insieme, perchè Pashy e Pashy han dormito insieme legati da un amore puro, inavvicinabile ed imparagonabile alle banalità così frequenti altrove. L'unico fine, in quel luogo, in quel lettone, in quelle notti lunghe lunghe era quello di condividere il sogno.

Troppo bello, troppo dolce e morbido. Un sogno comune, di piume e di zucchero filato.

E sembra ieri, ed invece è oggi, e i chilometri che separavano Pashy e Pashy si sono moltiplicati. E le telefonate con cui ovviavano alla distanza non ci sono più. Ed in quel lettone che li ha visti stringersi le manine, chissà ora chi dorme, indegno, ignaro.

Quelle manine sono ancora unite nel cuore di Pashy. Inaccessibile, quell'antro buio in cui qualcuno ha portato la Luce.

La Luce che ogni giorno ricorda Pashy a Pashy. La Luce nella mia vita che mai andrà via perchè mi basta chiudere gli occhi per ricordare quegli occhi, ed essere al buio per ricordare quel sorriso che spaccava in due ogni tenebra ed ogni cattivo pensiero.

La Luce che portavi dentro di te e che mi auguravi ogni volta che ti mostravo quanta oscurità avevo dentro. La Luce.

Domani sarà Luce, ed ogni giorno, come sempre, da quando ti conosco.

Che sia una persona sola a leggerlo blog, o tutto il mondo, non ha importanza alcuna. Ci sarà la mia vita, nella sua quotidianietà, a parlare al mondo della fortuna che ho avuto, dell'Amore che sento.

La luce domani ci sarà per tutti, ma solo io ho la fortuna di portarmi dentro la Tua.







Sogni di piume e di zucchero filato, Pashy.

Pashy

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